Fake news: come riconoscerle nel mare della disinformazione

Prima di qualsiasi altra cosa occorre definire le Fake news come notizie che, in parte o del tutto, non corrispondono al vero ma sono contestualizzate e articolate in un modo tale da indurre in errore l’utenza. La loro forza è proprio l’ambiguità. L’utente, leggendo il testo o anche solo il titolo, non si pone il problema delle fonti e si limita a “condividere” la notizia divulgandola attraverso le proprie pagine social. Così facendo contribuisce a potenziare quel mare di disinformazione che ormai da anni regna nel web. La divulgazione delle fake news avviene, quasi sempre, in maniera intenzionale. Possono riguardare diversi ambiti, come ad esempio, quello politico, sociale, scientifico fino ad arrivare a cultura e spettacolo. Alcune volte sono redatte in modo semplicistico ed è facile riconoscerle, per esempio quando si annuncia la morte di un attore e poco dopo sui giornali o fonti attendibili giunge la puntuale smentita. Altre volte, tuttavia, riconoscerle diventa più difficile perché i testi sono scritti in modo tale da rendere il contesto veritiero e questo confonde il lettore.

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Un fenomeno che dilaga

Negli ultimi anni la pubblicazione e diffusione di notizie false è diventata in questi anni un fenomeno dilagante e si è accentuato, in modo particolare, durante il biennio della Pandemia da covid 19. All’interno di quel contesto complesso e confuso fatto di restrizioni, limiti, timori e soluzioni indefinite, le fake news hanno trovato terreno fertile e si sono potenziate grazie alla circolazione di un’enorme quantità di informazioni intensificata nella frequenza e sempre meno qualificata nei contenuti. Un contesto organico che ha contribuito all’aumento della disinformazione generale.

Consigli utili per riconoscere le fake news

Imparare a riconoscere le fake news può aiutarci ad evitarle e a limitarne la diffusione che, attraverso i canali social, rischierebbe di essere virale.

Attenzione alle Fonti di provenienza

La prima cosa da fare, in presenza di una qualsiasi notizia, è controllare la fonte di provenienza. Ma cosa intendiamo per fonte di provenienza? Spesso ci sono blog o siti che generano fake news in modo automatico e sono quelli che bisognerebbe evitare di leggere e seguire. Altre volte le notizie partono da portali che hanno nomi simili a quelli di testate giornalistiche riconosciute e per questo potrebbero essere confusi. Quindi, per riconoscere le notizie false da quelle vere, occorre partire dalla valutazione critica delle fonti di provenienza.

Il sensazionalismo esagerato a volte è solo sensazionalismo

Le fake news hanno un obiettivo principale, quello di catturare l’attenzione dell’utente per poi indurlo a divulgare la notizia. Per farlo è necessario colpire il lato più intimo ed emotivo del lettore attraverso un sensazionalismo esasperato o, semplicemente, facendo leva sulla “novità”. Si tratta di contenuti costruiti a regola d’arte in modo da sembrare rilevanti, utili, appetibili. Talvolta basterebbe aprire il link e non limitarsi alla lettura dei titoli per rendersi conto di essere incappati in una notizia se non falsa almeno mendace.

Nessun riferimento scientifico

L’argomentazione su cui si impalcano le fake news non è mai supportata da dati, riferimenti scientifici o prove concrete che confermino i contenuti. Spesso il testo è generico, privo di fonti e con informazioni sommarie. Talvolta vengono citati nomi di esperti inventati e istituti di appartenenza inesistenti.

Una punteggiatura esagerata e l’utilizzo di emoticon

C’è un altro modo per riconoscere subito le fake news, più semplice, più immediato ma non sempre utile allo scopo. Alcune volte, per attirare maggiormente l’attenzione, le fake news vengono corredate da una punteggiatura eccessiva che si traduce in un vero e proprio abuso di punti esclamativi e interrogativi. Accade, molto spesso, che ci sia anche un massiccio utilizzo di emoticon sempre capaci di catturare l’occhio del lettore e di indurlo a soffermarsi nella lettura.

Come tutelarsi dalle fake news?

Oltre a una sana dose di spirito critico che ci educa a filtrare le informazioni e a riconoscere quelle false, il contrasto alle fake news può avvenire anche utilizzando i mezzi offerti dal nostro ordinamento e da quello europeo. Le notizie false, infatti, possono provocare vere e proprie distorsioni della realtà danneggiando imprese, persone e realtà sociali ed economiche.