Malati cronici: come migliorare la qualità della vita e vivere sereni nel quotidiano
Vivere con una malattia cronica significa navigare un oceano di sfide quotidiane. Ciascuna onda rappresenta un ostacolo da superare, un qualcosa a cui adattarsi, ma al di là delle tempeste, esiste un faro luminoso: la speranza. La speranza di una vita nonostante tutto piena e appagante.
Esistono strumenti e prospettive utili per costruire un ponte tra la salute, intesa come benessere fisico, e la vita quotidiana, ricca di relazioni, passioni e obiettivi.
La malattia cronica non andrebbe vista come un destino ma come una condizione che può essere gestita, senza dimenticare che ogni individuo è unico, con le proprie risorse e sfide. Non c’è una formula magica, ma ci sono strategie comprovate che aiutano a migliorare la vita di tutti i giorni.
La malattia cronica: un viaggio, non una destinazione
Accettare la diagnosi è il primo passo di un lungo percorso, senza nulla togliere a quel periodo, di solito appena si viene a conoscenza della malattia, dove regnano negazione, rabbia e tristezza: sono emozioni comuni e vanno comprese.
Percorrere questo sentiero significa imparare a convivere con la malattia, integrandola nella propria vita senza che la definisca, non è facile e richiede tempo, pazienza e sostegno.
Condividere le proprie esperienze con altre persone che vivono situazioni simili può essere di grande aiuto: esistono gruppi di supporto, associazioni di pazienti e forum online che offrono un ambiente sicuro dove scambiare informazioni, emozioni, consigli e affetto.
Accettare una diagnosi di malattia cronica in età avanzata
Accettare una diagnosi di malattia cronica, che spesso sono disturbi cognitivi degenerativi, in età avanzata, può essere un colpo molto duro e occorre iniziare un percorso che richiede tempo, pazienza e un adattamento costante.
Il ruolo della famiglia e dei caregiver è fondamentale: spesso sono i familiari a prendersi cura dei propri cari anziani, offrendo assistenza, sostegno emotivo e pratico. È importante che anche i caregiver ricevano loro stessi però il supporto necessario per affrontare le proprie difficoltà e prevenire il burnout.
Per le persone affette da una malattia degenerativa o cronica, l’assistenza privata a domicilio rappresenta una risorsa fondamentale anche per i loro familiari. Un assistente professionale può fornire supporto nelle attività quotidiane, stimolare le capacità cognitive e offrire compagnia, migliorando così la qualità di vita del paziente e alleggerendo il carico sui familiari. Puoi trovare supporto su questo sito. Un assistente professionale può non solo fornire supporto nelle attività quotidiane, ma anche stimolare le capacità cognitive attraverso giochi, conversazioni e attività manuali.
Ogni situazione è unica e ciò che funziona per una persona potrebbe non funzionare per un’altra: ma prendiamo per esempio un anziano al quale diagnosticano la demenza senile; è una malattia neurodegenerativa i cui sintomi più comuni includono la perdita di memoria, difficoltà nel linguaggio, disorientamento e cambiamenti di comportamento. Le cause della demenza sono molteplici e non sempre ben comprese.
Ricevere la diagnosi di demenza senile per un proprio caro è come un fulmine a ciel sereno: un istante prima la vita scorreva tranquilla, il domani è incerto e all’improvviso, tutto cambia. Lo shock è immediato, un’ondata di incredulità che stordisce e si prova un senso di smarrimento, come se il terreno sotto i piedi stesse franando. Si temono i cambiamenti che la malattia porterà, le difficoltà che si dovranno affrontare, la perdita progressiva della persona amata.
Ma la vita, anche di fronte a una diagnosi così difficile, continua. E se è vero che nulla sarà più come prima, è altrettanto vero che possiamo costruire una nuova quotidianità, più serena e ricca di significato. Creare un ponte verso questa nuova realtà richiede tempo, pazienza e una profonda capacità di adattamento; significa imparare a comunicare in modo diverso, a valorizzare i momenti presenti e a trovare nuove modalità di connessione. È un percorso impegnativo, ma non impossibile.
La speranza è un potente antidoto alla disperazione: è importante coltivare interessi, dedicarsi a hobby, passare del tempo con le persone amate sono tutte attività che possono aiutare a mantenere viva la speranza. È importante trovare un equilibrio tra le cure mediche e la vita quotidiana, cercando di vivere ogni giorno al meglio.
Fonti e Note Bibliografiche
- Anziani e salute: quale contributo della psicologia? G Andreis, C Capello, GM Vinardi – Psicologia della Salute, 2000 – francoangeli.it
- AIOM | Associazione Italiana di Oncologia Medica – Official Website
- Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – LILT Milano Monza Brianza
- Portale delle Malattie Rare
- Promozione del patient engagement in ambito clinico-assistenziale per le malattie croniche: raccomandazioni dalla prima conferenza di consenso italiana G Graffigna, S Barello, G Riva… – Recenti Progressi in …, 2017 – recentiprogressi.it
- Stile di vita e prevenzione delle malattie cronico-degenerative D Gianfrilli, M Minnetti, AM Giusti – L’Endocrinologo, 2016 – Springer
Disclaimer: “Non utilizzare le informazioni online come unica fonte per prendere decisioni di salute. Consulta sempre un medico per ricevere diagnosi e trattamenti adeguati.”