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Come appendere correttamente un quadro alla parete di casa?

Le pareti spoglie non sono affatto belle da vedere e per questo molti cercano spesso un quadro per valorizzare il muro.

Altri riempiono la stanza di tele ottenendo l’effetto diametralmente opposto. Insomma chi vuole arredare con gusto la propria abitazione deve rivolgersi ad un esperto.

Un architetto ad esempio può fornire il giusto supporto, ma chi non intende spendere del denaro per una consulenza può cercare gratuitamente lo spunto necessario sul web.

In questo articolo proporremo una serie di pratici consigli per disporre correttamente un quadro alla parete della propria abitazione.

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Come appendere correttamente un quadro alla parete domestica

L’aspetto di un’abitazione avvolte si può modificare anche con un piccolo gesto. Un quadro, ad esempio, è un oggetto in grado di valorizzare una parete spoglia, anonima e triste.

Basta davvero poco, ma senza un po’ di dimestichezza si può correre anche il rischio di trasformare l’ambiente in uno spazio poco gradevole.

I fattori principali da tenere in considerazione per disporre una tele su un muro sono due:

  1. Proporzione
  2. Tecnica

Bisogna saper giocare con la prospettiva, gli allineamenti, le simmetrie ed i colori per un ottenere un effetto ottico piacevole. I materiali necessari invece per quest’operazione sono carta, matita e ovviamente un metro.

Lasciato da parte l’istinto  si procede innanzitutto con l’elaborazione di uno schema. In questo modo si delinea la disposizione dei quadri evitando di riempire la casa di buchi inutili e sgradevoli.

Su un foglio si disegnano la parete e l’arredamento per una prima valutazione dell’effetto conclusivo. Chi possiede delle competenze tecnologiche può anche elaborare una ricostruzione digitale del muro con i relativi quadri.

In secondo luogo si devono considerare gli stili delle opere. Un quadro con una cornice barocca ad esempio stona su una parte minimalista. È fondamentale preservare un minimo di coerenza per non rovinare la parete con un mix non omogeneo.

La regola fondamentale da seguire è appendere il quadro ad altezza degli occhi. Se si possiedono più opere da sistemare lungo una parete bisogna fare attenzione al loro allineamento.

La parte inferiore della cornice può fungere in questo caso da livellatore per disporre tutte le tele in fila.

Se i quadri sono di dimensioni diverse si possono disporre sul muro per creare un rettangolo o un quadrato immaginario.

Quando devono essere disposti invece dei ritratti bisogna fare in modo che i volti siano rivolti gli uni verso gli altri. In questo modo si crea un vero effetto armonico che valorizza il soggiorno o la camera da letto.

La disposizione in sequenza riduce la percezione dell’altezza e aumenta il senso di profondità dell’abitazione. Questo metodo viene utilizzato dagli architetti soprattutto per i corridoi, ma anche gli espositori di opere d’arte sfruttano questo stratagemma nei loro atelier.

I problemi principali per la sistemazione dei quadri

Non tutti possono usufruire di grandi spazi spogli per l’affissione di tele, poster o altre tipologie di opere d’arte.

Chi vive in un monolocale ad esempio deve fare i conti con uno spazio disponibile notevolmente ridotto. In questo caso è consigliabile non appendere nulla per migliorare la percezione di grandezza del monolocale.

Le case più antiche invece hanno dei soffitti molto alti, ma non per questo i quadri si possono disporre ad altezze vertiginose.

Le tele devono essere poste ad altezza media in linea con lo sguardo delle persone. I muri tappezzati invece non hanno bisogno di quadri perché sono già decorati ed è inutile appesantire una casa con troppi disegni.

Conclusione

Prima di porsi il problema di come e dove posizionare un quadro si deve valutare anche l’impatto dell’immagine prescelta.

Una tela non migliora automaticamente l’aspetto di una camera e può perfino rovinare l’atmosfera domestica.